O Futebol, di Sergio Oksman, miglior film ai Popoli

E’ il documentario O Futebol, del brasiliano Sergio Oksman, incentrato sul rapporto tra padre e figlio recuperato grazie al tempo passato insieme guardando le partite del mondiale di calcio del Brasile 2014, ad aggiudicarsi il premio come miglior lungometraggio alla 56esima edizione del Festival dei Popoli, che si è chiuso venerdì 4 dicembre nel cartellone della 50 Giorni.

Il premio di 8000 euro, è stato assegnato dalla giuria internazionale, composta da Jos de Putter (regista dei Paesi Bassi), João Matos (produttore del Portogallo) e Eva Sangiorgi (italiana e direttrice del festival Ficunam di Città del Messico).

Il premio per il miglior mediometraggio (4000 euro) è andato invece a Une partie de nous s’est endormie,  della francesee Marie Moreau;  quello per il miglior corto (2500 euro) a A festa e os cães,  del brasiliano Leonardo Mouramateus.

La targa “Gian Paolo Paoli”, riconoscimento al miglior film etno-antropologico, è andata a Babor Casanova, di Karim Sayad (Svizzera, 2015). Un riconoscimento anche al cinema italiano: l’atteso premio “Cinemaitaliano.info – CG Entertainment”, che consiste nella distribuzione del film in dvd nella collana “Popoli Doc”, è andato a Loro di Napoli, di Pierfrancesco Li Donni, che racconta di come lo sport possa essere un fattore di vera integrazione, con la straordinaria storia di una squadra di calcio composta da migranti,  italiani di seconda generazione e napoletani.

Il premio “Imperdibili”, che offre la possibilità di essere distribuito nelle 41 sale d’essai della regione Toscana, è andato a If I Only Were that Warrior, di Valerio Ciriaci (Italia, Usa, 2015). Da segnalare inoltre il premio del pubblico andato a Sponde. Nel sicuro sole del Nord (Italia, Francia, 2015) di Irene Dionisio, un film sulla storia di Vincenzo, custode in pensione del cimitero di Lampedusa, che continua voler dare dignità ai poveri corpi dei magranti che hanno perso la vita in mare, dando loro sepoltura.