Deepa Mehta, voce dell’India di oggi, ospite al River to River

Sarà la regista indiana Deepa Mehta l’ospite d’onore del River to River Florence Indian Film Festival, 15esima edizione, in programma alla 50 Giorni dal 5 al 10 dicembre (Odeon). Produttrice, sceneggiatrice, oltre che regista, Deepa Metha ha già 21 premi all’attivo ed è considerata dalla critica internazionale una delle principali esponenti del nuovo cinema indiano, anche grazie alle tematiche di attualità affrontate nei suoi film.  Nel corso della sua carriera Deepa Mehta ha ricevuto numerose lauree ad honorem,  premi e riconoscimenti, tra cui il Governor General’s Award per la carriera cinematografica, l’Order of Ontario, la massima onorificenza della Provincia dell’Ontario, e l’Order of Canada, la massima onorificenza civile del Canada, per l’opera “pioneristica di sceneggiatrice, regista e produttore”.

Di Metha, il River to River presenterà in anteprima il suo Beeba Boys (domenica 6 dicembre, ore 20.30) Beeba Boys, crime thriller sul violento scontro di culture tra bande indo-canadesi in guerra per il controllo e il traffico di droga e armi a Vancouver. Un film liberamente ispirato alla figura del criminale indo-canadese “Bindy” Singh Johal, interpretato dal divo Randeep Hoda, e alla sua banda di immigrati indiani di seconda e terza generazione che, nel 1990, scossero la costa occidentale del Canada con le loro guerre per il controllo del territorio.

La regista sarà inoltre omaggiata dal festival con la retrospettiva dei suoi film, con la proiezione di capolavori quali Water (2005), candidato dal Canada agli Oscar nel 2007 e secondo titolo della Trilogia degli elementi di Mehta, sulla vita di Chuyia, giovane sposa bambina di 8 anni rimasta vedova e costretta a vivere in eterna penitenza in una casa che ospita le vedove Indù e Midnight’s Children (2012), tratto dall’omonimo romanzo di Salman Rushdie – che del film ha curato la sceneggiatura – sul destino di due bambini, scambiati alla nascita da una infermiera per permettere all’uno di vivere la vita dell’altro.

Info: www.rivertoriver.it