C’è uno stile musicale che ha preceduto il reggae e gettato le basi per la sua nascita. I più, con ogni probabilità, non ne individuerebbero le differenze. Si chiama rocksteady e ha vissuto la sua epoca d’oro tra il 1966 e il 1969. In Giamaica, ovviamente.
Immagini & Suoni del Mondo, il festival del film etnomusicale diretto da Leonardo D’Amico, ve lo fa conoscere nella terza e conclusiva giornata (mercoledì 4 novembre), attraverso il documentario Rocksteady: The Roots of Reggae, di Stascha Bader, in programma alle 16.30.
Tutti hanno presente chi è Bob Marley, pochi sanno che i ritmi ondeggianti, la voce soul e i testi socialmente impegnati che contraddistinguono i suoi pezzi derivano proprio dal rocksteady.
Ma la pellicola non è solo la testimonianza di un genere scarsamente noto, è anche un viaggio nelle trasformazioni politiche, sociali, economiche e culturali che hanno caratterizzato l’isola caraibica nel decennio ’60-’70, raccontate dagli artisti di spicco dell’era rocksteady, protagonisti di una reunion storica a Kingston.